NBB Touchstone of the Month: Sentido Unico
On 9 March 2019 | 0 Comments

Diciotto anni fa, nel dicembre 2001, la neonata NBBrecords produceva “Sentido Unico”, unendo  al contrabbasso e al pianoforte due grandi artisti e raffinati musicisti:  Ezio Bosso e Gustavo Beytelmann. Il tempo ha reso questo album ancora più pregiato, testimonianza sonora della passione e del virtuosismo strumentale dei suoi protagonisti.

La musica è come la vita, si puo’  fare in un solo modo: insieme (Ezio Bosso, 2016)

dic. 2001, Prato (Italia) – Ezio e Gustavo durante una seduta di registrazione

Furente tango nel segno di Piazzolla – Il pianista argentino Gustavo Beytelmann e il contrabbassista Ezio Bosso hanno fatto del progetto “Sentido Unico” anche un pregiato cd omonimo (ascolto da consigliare assolutamente). Perché vi si ritrova il grande compositore e perché a propiziare l’incontro sono musicisti appassionati. Beytelmann, scampato alla persecuzione della dittatura argentina agli inizi degli anni Settanta, ha accompagnato Piazzolla in migliaia di concerti e incisioni. E continua a dedicare le sue energie al “pensiero triste” anche quando si fa elettronica: appartiene a lui il piano dei Gotan Project, formazione franco-argentina fenomeno musicale di questo inverno, ospite dell’ ultimo “Time Zones”. Bosso, musicista di estrema abilità dialoga con lui, capace di far suonare il suo contrabbasso come un violino e molto altro. La sua vivace ricerca, oltre che in concerti in tutto il mondo, lo ha portato a collaborare con Billy Corgan degli Smashing Pumpkins e a conferire particolari sfumature a progetti tra cinema, teatro e danza. (Antonella Gaeta, La Repubblica, 2002)

 

 

La musica si fa insieme – Al dicembre 2001 risale il progetto musicale di Ezio Bosso con Gustavo Beytelmann,  pianista argentino  che ha lavorato con Astor Piazzolla e con i Gotan Project. I due artisti mettono insieme il piano e il contrabbasso, registrando dal vivo, in Italia, l’album “Sentido Unico”, prodotto interamente da NBBrecords, jazz e folk a tinte argentine sostenute dalle percussioni di Luis Agudo. Si tratta di un omaggio a un grande riformatore del tango come Astor Piazzolla: nove brani scritti da questo strumentista d’avanguardia nel periodo parigino, tra il 1954 e il 1955. (Salvatore Coccoluto,  2016)