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Simone Prando
Simone Prando ha studiato contrabbasso classico dopo un lungo tirocinio nei peggiori locali blues del Nord Italia come bassista elettrico, passando nei pressi del conservatorio di Pavia per caso, e, per caso, iscrivendosi al corso di contrabbasso, durante gli anni di università, dove studiava psicologia.

 

In questi anni di studio si mantiene attivo in campo jazzistico, collaborando a molti progetti, fondando MU, assieme a Davide Merlino e Riccardo Chiaberta, gruppo postjazzindierockpop, a cui si aggiunge anche Dario Trapani e Lorenzo Blardone. MU che negli anni viene premiato più volte per i suoi dischi, entrando per 3 volte nei top 100 dischi dell’anno per la rivista jazzit. MU che presentano gli ultimi 3 dischi su radio tre Rai.

 

Fonda poi con Marco Tiraboschi e Gino Zambelli CHUTZPAH, ricevendo per il disco omonimo molti apprezzamenti dalle riviste di settore, nonché l’invito a presentare live il disco su radio tre Rai. Fonda con Giacomo Eramo il progetto ZEITGEBER, che diventa poi vero collettivo di musicisti attorno alle composizioni di Giacomo. Il disco Resalio entra nel top 100 cd 2014 per jazzit. Questi i progetti più importanti, ovviamente però le collaborazioni sono moltissime e lo portano a confrontarsi con moltissimi musicisti dalle più svariate estrazioni. Tra i lavori più belli la collaborazione con AVVENTURA SEFARDITA, dove si suona musica, appunto, sefardita.

 

Nel 2012 ha la possibilità, grazie ad una borsa di studio, di studiare nella classe di contrabbasso del conservatorio di Bucarest. Questa esperienza lo porta a voler approfondire sempre di più l’aspetto classico dello strumento, decidendo di continuare a studiare con i Maestri Amerigo Bernardi e Alberto Bocini. Oltre a loro ha la possibilità di studiare per periodi più o meno lunghi con Dorin Marc, Klaus Stoll, Lutz Schumacher, Jan Buysschaert, entrando sempre più prepotentemente nel tunnel della musica classica…

 

Attualmente Simone Prando ha una intensa attività orchestrale, collaborando tra le altre con l’Orchestra Regionale Toscana, l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, l’orchestra di Sanremo, la Camerata di Prato, e tante altre, comprese formazioni di musica antica su strumenti originali. Oltre all’attività orchestrale ha la fortuna e l’onore di essere il contrabbassista del progetto SOQQUADRO ITALIANO, con il quale suona in festival un po’ in tutto il mondo.

 

La vena jazzistica si è un po’ esaurita, anche se l’amore per lo scrivere lo ha portato ad incidere il suo primo lavoro personale proprio in chiave jazz: /’kasa/.
Contemporaneamente a /’kasa/ è uscito MARBLE, assieme ad Achille Succi, per la NBBrecords. Entrambi i dischi verranno trasmessi da Radio Tre Rai nel programma “Battiti” pochi mesi dopo l’uscita. La copertina stessa del programma sarà dedicata proprio al lavoro con Achille Succi.

 

Nel 2016 gli viene diagnosticato, a seguito di una crisi epilettica, un tumore al cervello. Ma Simone non si lascia andare, e ad esattamente un anno da quella crisi entra in studio assieme al fratello Fabrizio, Gino Zambelli, Marco Tiraboschi e ad Achille Succi e incide in una giornata tutta la musica che ha scritto in questo primo anno del tumore. Ne esce un disco tra i più belli, a sua detta, che abbia mai fatto, WITH A STAR IN THE BRAIN.
A soli 35 anni, Simone ci lascia il 19 maggio 2020.
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